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CORSO: Patologia ungueale

Geni architetti e geni operai nella fisiopatologia ungueale
G. Tajana
Dipartimento Scienze Farmaceutiche e Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università di Salerno


 

La Sindrome unghia-rotula, una affezione caratterizzata da assenza od ipoplasia della rotula e distrofia congenita delle unghie, trasmessa con modalità autosomica dominante, costituisce un eccellente paradigma per poter ricostruire l’insieme dei geni preposti allo sviluppo ed al mantenimento dello stato differenziato del sistema ungueale. Harrison descrive un fenotipo è caratterizzato da alterazioni ossee multiple, principalmente a carico dei gomiti e delle ginocchia e da displasia delle unghie. Circa il 50% dei pazienti presenta nefropatia clinicamente rilevabile. La malattia generalmente si manifesta clinicamente con ematuria asintomatica e proteinuria, talvolta sindrome nefrosica, ma può anche essere silente. (Harrison's Principles of Internal Medicine-15th Edition-McGraw-Hill).L’incidenza di nefropatia si verifica nel 30-59% dei casi, a seconda della popolazione considerata e dei criteri utilizzati per la definizione. L’alterazione renale può manifestarsi unicamente come proteinuria asintomatica, anche per molti anni, ma è possibile che si giunga allo stadio terminale di insufficienza renale. La progressione verso lo stadio terminale di insufficienza renale si verifica nel 10-30% dei pazienti. La sindrome è un raro disordine ereditario trasmesso come tratto autosomico dominante. Il gene anomalo è localizzato sul braccio lungo del cromosoma 9 e i geni candidati sono la catena alfa1 del collagene tipo V e l’omeodominio LMI della proteina Lmx1b. La sindrome unghia-rotula è il risultato di mutazioni all’interno del gene LMX1B. Nel topo l’inattivazione del gene LMX1B determina una patologia dello scheletro simile a quella della sindrome contrassegnata. Il gene LMXIB, è un importante gene (architetto) che si avvale della cooperazione di oltre quaranta geni accessori (operai) per i meccanismi di mantenimento dello stato differenziato ungueale. Vengono descritti i principali geni coinvolti ed in particolare la loro attività nel controllo della proliferazione cellulare e dell’ aging. Molte evidenze sperimentali suggeriscono come l’invecchiamento ungueale sia riconducibile ad una diminuzione /carenza di fattori di protezione telomerici (shelterin e sistema POT1b) il cui deficit comporterebbe una accelerazione dell’invecchiamento e/o una concomitante discheratosi. I geni attivi nelle regioni epiteliali fanno dell’unghia una regione “immunologicamente privilegiata” caratterizzata dal possedere livelli assai bassi di antigeni di istocompatibilità di classe I e capace di elaborare fattori immunosoppressivi locali capaci di regolare i meccanismi di presentazione antigenica e di attivazione di linfociti NK. Infine alcune proteine ungueali esercitano una spiccata azione antiallergica interagendo direttamente con i mastociti.

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