Malpractice, un disegno di legge per rendere obbligatorio l'arbitrato
A proporlo è l'Amami, Associazione dei medici accusati ingiustamente di malpratica.
Un ddl per rendere obbligatoria la via arbitrale nella risoluzione delle controversie tra medici
e pazienti e arginare così "il fenomeno delle denunce facili". A proporlo è l'Amami, Associazione dei
medici accusati ingiustamente di malpratica.
Il disegno di legge propone di inserire in ogni cartella clinica, al momento del ricovero,
un documento in cui il paziente si impegna formalmente a non ricorrere all'azione giudiziaria
in caso di contestazione sul trattamento ricevuto, affidando la soluzione della controversia
a un collegio arbitrale. L'obiettivo della proposta è duplice: ridurre a 180 giorni il tempo
per il risarcimento ai pazienti che hanno subito le conseguenze di un errore medico e tutelare
i medici innocenti evitando loro iter giudiziari che, secondo stime dell'associazione, durano in media
cinque anni. La mission di Amani è quella di contrastare le "frivolous lawsuit", ossia le denunce infondate
contro i medici.
Purtroppo un medico innocente, trascinato in giudizio, non avrà dalla sola assoluzione
il risarcimento dei danni patiti - prosegue Maggiorotti - Per un professionista la stessa
vicenda giudiziaria, che lo ha visto scagionato da ogni addebito, ha come conseguenza danni
patrimoniali ed extrapatrimoniali incolmabili. Infatti il medico ingiustamente accusato può
divenire preda della 'medicina difensiva', operando scelte dettate più da cautela giudiziaria che da
effettiva necessità terapeutica con un danno - conclude il presidente Amami - che si ripercuote
sulla società intera.