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NEWS (24/05/2005)

L'ANGIOEDEMA DA ACE-INIBITORI RAPPRESENTA ANCORA UN PROBLEMA


Testo:

L'angioedema si puo' manifestare con esordio acuto di edema dei tessuti molli di parte o di tutto il volto (periorbitale, periorale, labbra), lingua, faringe e collo. Esso puo' mettere in pericolo la vita del paziente e richiedere, se le vie aeree sono compromesse, la somministrazione parenterale di adrenalina. Dal 1970, all'Adverse Drug Reactions Advisory Committee (ADRAC) australiano sono pervenute oltre 70.000 segnalazioni di angioedema, di cui il 12,6% (916 casi) imputate agli ACE-inibitori. In associazione ad ACE-inibitori e' stato anche raramente riportato edema del tratto gastrointestinale, che provoca attacchi di dolore addominale, vomito e diarrea (1). La causa puo' non essere sempre ovvia in quanto puo' manifestarsi per la prima volta dopo mesi o persino anni di terapia con ACE-inibitori. L'angioedema si puo' manifestare anche episodicamente, con prolungati intervalli asintomatici. In un caso riportato recentemente all'ADRAC, una donna anziana in terapia con ramipril da un anno senza effetti avversi sviluppo' in diverse occasioni un gonfiore unilaterale a livello del volto e delle labbra della durata di 2-3 giorni nell'arco di 4 mesi. guarì completamente una volta sospeso il farmaco. In un altro caso, il paziente ebbe 20 episodi di angioedema nell'arco di 12 mesi prima che si sospettasse come causa il perindopril. Nel 1993 (2) l'ADRAC avvisò per la prima volta del possibile rischio di angioedema associato ad ACE-inibitori e nel 1999 noto' lo stesso problema con gli antagonisti dell'angiotensina II (3) (come già riportato al seguente link: http://www.farmacovigilanza.org/servizi/as001.asp).
L'ADRAC attualmente ha ricevuto 117 segnalazioni associate ad antagonisti dell'angiotensina II. Per quanto riguarda gli ACE-inibitori, si ritiene che tale reazione sia associata al potenziamento della bradichinina, che aumenta la permeabilita' vascolare e provoca vasodilatazione (4). Non e' chiaro invece il meccanismo degli antagonisti dell'angiotensina II, sebbene anche in questo caso venga ipotizzata un'attivazione delle bradichinine (4,5). I pazienti con una storia di angioedema da ACE-inibitori possono occasionalmente sviluppare la stessa reazione con un antagonista dell'angiotensina II (4,5). Bibliografia 1. Chase MP, et al. Angioedema of the small bowel due to an angiotensin-converting enzyme inhibitor. J Clin Gastroenterology 2000; 31: 254-257. 2. Angioedema. Aust Adv Drug Reactions Bull 1993; 12: 3. 3. Angiotensin II receptor antagonists - new drugs with some old problems and some new problems. Aust Adv Drug Reactions Bull 1999; 18: 2. 4. Howes LG, Tran D. Can angiotensin receptor antagonists be used safely in patients with previous ACE inhibitor-induced angioedema. Drug Safety 2002; 25: 73-76. 5. Abdi R, et al. Angiotensin II receptor blocker-associated angioedema: on the heels of ACE inhibitor angioedema.
Pharmacotherapy 2002; 22: 1173-1175.

Fonte: farmacovigilanza


Commento del sito:
La news affronta e ripropone un problema già noto da anni, ossia quello degli effetti collaterali dei farmaci, riportati puntualmente nella loro scheda tecnica; poiché tali eventi avversi sono prevedibili, in caso si verificasse realmente una reazione tipo quella dell'angiedema, chi dovrebbe rispondere di tale evento dannoso? Il medico prescrittore o l'azienda produttrice o chi altro?
A parere dell'autore del sito l'unica responsabilità che potrebbe essere contestata al medico prescrittore è l'eventuale omissione o insufficienza dell'anamnesi e della informazione al paziente; ovviamente la storia clinica per allergopatie circoscrive il problema in un contesto di tutt'altra portata e importanza, da vagliare caso per caso.



 

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