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Focus on: Terapia dell'acne

Trattamento laser delle cicatrici post-acneiche
P. L.Bencini, Milano


 

Esistono numerose varianti clinico- morfologiche degli cicatriziali acneici (lesioni vcarioliformi, a punteruolo atrofiche). Pertanto il loro trattamento è complesso, proprio a causa del loro polimorfismo e della diversa profondità, richiedendo in molti casi un approccio con tecniche variabili.: Il Laser resurfacing: ha rappresentato un notevole progresso nella terapia di queste sequele,ma i risultati a lungo termine sono spesso deludenti:il resurfacing trova la sua indicazione essenzialmente nelle vaste cicatrici atrofiche a margini degradanti senza importanti fenomeni di sclerosi. Per cicatrici a bordi più rigidi viene adottata la tecnica di laser “overlapping” :la procedura consiste in accurata vaporizzazione con laser chirurgici del margine della cicatrice, cosi’ da scolpirlo, degradandolo ed ampliandone il diametro della cicatrice originale In ogni caso con il solo laser resurfacing un miglioramento di circa il 40% del quadro cutaneo e’ da considerarsi un successo. Per questo motivo al laser resurfacing vengono combinate tecniche churgiche complementari: quali il rilevamento con punch: la subcisione e la tecnica di punch escissione.

Del tutto recentemente si sono imposte tecniche non ablative o sub ablative, miranti ad ottenere un rimodellamento dermico per danno termico selettivo, preservando l’integrità epidermica.

Le tecniche non ablative o sub ablative sono basate sul concetto di ottenere una stimolazione ed un rimodellameto dermico senza vaporizzare la superficie epidermica in toto

Tale approccio può essere ottenuto, utilizzando quattro diverse vie:

  1. Sorgenti luminose che abbiano come target cromofori presenti anche nel derma. Per questa via la protezione epidermica è ottenuta mediante sofisticati sistemi di raffreddamento dinamico, mentre il rimodellamento del collagene avviene attraverso ed in seguito ad un danno termico selettivamente localizzato nel derma (molteplici laser e luci pulsate incoerenti ad alta intensità)
  2. Lunghezze d’onda a bassa energia in grado di determinare una stimolazione del fibroblasta, indipendentemente dal danno termico, per diretta stimolazione mitocondriale: a questa categoria appartengono le metodiche che sfruttano la luce prodotta da LED (light emitting diode)
  3. Fototermolisi frazionale: Nuovissima metodica che sfrutta la capacita di determinare molteplici microdanni termici canalicolari grazie a sorgenti laser che mettono nel medio infrarosso
  4. Termolisi dermica mediante plasma, con mantenimento in sede dell’epidermide.

Vengono discusse le potenzialità ed i limiti anche di queste metodiche meno invasive.

Martedì 16

Mercoledì 17

Giovedì 18

Venerdì 19

Sabato 20

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