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Corso SILD: I laser nella patologia
e negli inestetismi del volto

Resurfacing ablativo CO2 ed Erbium: YAG
M. G. Galimberti, P.L. Bencini - Milano
S.I.L.D.


 

Le particolari lunghezze d’onda del laser CO2 (10600nm) e del laser Erbium:yag (2940nm) vengono assorbite selettivamente dall’acqua tissutale.

Utilizzando una nuova generazione di strumenti capaci di erogare elevata energia in impulsi di durata inferire al tempo di rilasciamento termico cutaneo, si ottiene una vaporizzazione del tessuto irraggiato con un blando surriscaldamento del derma sottostante senza determinarne necrosi termica ed una buona emostasi dei vasi dermici.

Gli effetti tissutali del laser CO2 sono molto diversi nei confronti dell’epidermide (dove l’acqua è prevalentemente intracellulare) rispetto al derma (dove l’acqua è distribuita in sede extracellulare):

  1. a livello epidermico si otterrà con un singolo passaggio una ablazione cellulare con scollamento dermo-epidermico,.
  2. a livello dermico invece ad ogni successivo passaggio si otterrà sia una progressiva disidratazione delle componente solida (fibre e cellule), che una diminuizione della profondità ablativa del laser con un aumento del danno termico residuo.

Il laser ad erbium,invece, ha una affinità per l’acqua molto più elevata del precedente e quindi ottiene una continuazione del potere ablativo anche a livello del derma, senza effetto termico.

Le variazioni dell’effetto termico per il laser CO2 sono clinicamente bene rilevabili grazie a tipiche variazioni cromatiche:

  • sbiancamento immediato dell’epidermide (scollamento dermo-epidermico)
  • tipico colore rosa fucsia, indice della visualizzazione del derma papillare
  • viraggio del derma dal rosa fucsia al bianco-giallastro, indicatore dell’efficace coagulazione capillare
  • comparsa di tonalità brunastre segno di necrosi termica eccessiva.

Le risposte tissutali all’interazione con la radiazione laser sono responsabili degli effetti clinici e consistono in :

  1. ricostruzione epidermica normalizzata, priva di alterazioni citologiche,
  2. ritensionamento termico del collagene residuo, con effetto lifting secondario,
  3. neocollagenogenesi con scomparsa dell’elastosi solare.

Queste variazioni cutanee giustificano l’utilizzo del laser CO2 nel fotoinvecchiamento del volto e della zona perioculare, mentre la mancanza di effetto termico rende il laser ad erbium più idoneo a trattare tutte quelle patologie dove sia necessaria una ablazione più profonda, tipo le cicatrici.

E’ comunque necessaria un’accurata selezione dei pazienti in quanto il decorso post-operatorio può presentare complicanze ed effetti collaterali piuttosto prolungati. Proprio per questi motivi recentemente sono state messe a punto tecniche di resurfacing non ablativo.

Martedì 16

Mercoledì 17

Giovedì 18

Venerdì 19

Sabato 20

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