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Corso AIDA-GISP

Peeling chimici: aspetti generali (classificazione e tipologia)
G. Labrini, Parma
Coordinatore GISP, Gruppo Italiano Studio Peeling


 

Con il termine “peeling”, (dall’inglese to peel = sbucciare, pelare), si definisce una metodica che consiste nell’applicazione di una o più sostanze chimiche, (in immediata o ritardata successione), in grado di indurre una reazione esfoliativa più o meno marcata, ed il successivo processo di rigenerazione tissutale.

Gli effetti delle sostanze chimiche utilizzate vanno dal semplice distacco dello strato corneo a vistose reazioni infiammatorie del derma;

dipendono da svariati fattori e da alcune variabili, in grado di determinare la consistenza dell'effetto di penetrazione e quindi i livelli di profondità raggiungibili.

L’utilizzo prevalente di questa tecnica è in ambito clinico-estetico.

Gli effetti terapeutici, che sono poi il risultato degli eventi istopatologici indotti,

sono determinati da: distruzione dell'epidermide e di parte del derma, aumento dell’attivita’ mitotica dello strato germinativo, riepitelizzazione, a partenza annessiale e forte stimolazione fibroblastica e neoformazione di collagene.

La classificazione dei peeling si basa sui livelli di profondità raggiungibili dall’agente chimico usato e sugli eventi istologici indotti dallo stesso o anche sulla tipologia.

La sede elettiva di trattamento è il viso. E’ possibile comunque trattare anche altre aree. Il giorno in cui viene effettuato il peeling, la cute non deve essere sottoposta a make-up né a rasatura ed i pazienti non devono usare profumi o dopo-barba. I capelli vanno raccolti con una fascia o una cuffia monouso.

Per evitare che eventuali sgocciolamenti possano provocare danni congiuntivali, è opportuno coprire inizialmente le aree orbitarie con batuffoli di cotone imbevuti d'acqua e strizzati.

La selezione dei pazienti deve essere accurata ed è necessario avere più di un colloquio, per valutare, al di là delle indicazioni clinico-estetiche, il grado di motivazione e le aspettative dei soggetti da trattare.

Vanno fornite chiare e non illusorie spiegazioni, comprensive delle eventuali complicanze che possono verificarsi, e delle metodiche alternative.

Sono queste le condizioni che poi determinano il consenso informato.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

LABRINI G.: Peeling chimici. In L. Celleno: Guida alla Dermatologia Cosmetologica; 2001, vol. II: 79-90. Percorsi Editoriali di Carocci Editore, Roma.
LABRINI G.: Side effects and complications of chemical peeling. JEADV 2003; 17, suppl. 3: 465.
LABRINI G.: Peeling chimico: proposta di una scheda paziente anamnestico-procedurale. Dermatologia Ambulatoriale 2004; XI, 4: 50-54.
LABRINI G., TEOFOLI P.: Side effects and complications of chemical peels. JEADV 2004; 18, suppl. 2: 77.
LABRINI G.: Chemical face peels: management of side effects and complications. EADV 3d Spring Symposium, Sofia: 19-22 May 2005. Book of Abstract: 168-169.
LABRINI G.: Peeling chimici. Dermatologia Ambulatoriale. Anno XIII, 1-2: 24-32, 2005

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