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CORSO SIDEC: News in dermatologia estetica e correttiva
Corso per esperti

Biostimolazione a confronto
Gloria Trocchi, Carlo Bertana


 

 

La biostimolazione è una pratica di larga diffusione tra le tecniche di ringiovanimento.

Il termine indica l’infiltrazione intradermica di preparati (principalmente a base di acido ialuronico non cross linkato o glucosaminosulfato) idonei a provocare l’induzione di una neo-sintesi di collagene e di connettivo dermico con la finalità di un miglioramento estetico.

Vengono analizzate le caratteristiche generali dell’acido ialuronico nell’organismo e di quelli esogeni una volta introdotti nel derma.

Il razionale di utilizzo è basato soprattutto su un effetto di stimolazione dei fibroblasti, con il risultato dell’incremento della produzione dell’acido ialuronico endogeno.

Alcuni lavori scientifici ne documentano l’efficacia con buoni risultati per quanto riguarda la idratazione, il tono e la elasticità della pelle.

I preparati ad hoc sono numerosi e presenti nei cataloghi di tutte le aziende che producono filler.

La molecola quasi unanimemente adottata è l’acido ialuronico a basso peso molecolare (600.000 / 1.000.000 Dalton) non cross.linked, concepito per essere riassorbito in tempi brevi.

Il preparato viene infiltrato a livello dermico in varie aree del viso, del collo, del decolletè, delle mani, in sedute ripetute ad intervalli di 15 / 30 giorni.

I pazienti riconoscono di solito un beneficio estetico di buona entità su condizioni non troppo degradate di invecchiamento, secchezza, assottigliamento cutaneo

Mercoledì 20

Giovedì 21

Venerdì 22

Sabato 23

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