FOCUS ON: l’uso dei farmaci biologici nella psoriasi

Biologici: lo stato dell’arte
Gino A. Vena, Nicoletta Cassano

In Italia la psoriasi colpisce circa 2 milioni di persone. È una malattia infiammatoria cronica della pelle per la quale oggi non esiste una cura permanente e le cui cause precise sono ancora sconosciute. Si tratta di una malattia autoimmune, presumibilmente connessa ad alcuni geni e a fattori ambientali, nella cui patogenesi i linfociti T cutanei giocano un ruolo fondamentale.

La ricerca recente ha focalizzato l’attenzione sulle terapie biologiche, che intervengono in modo determinante nella risposta infiammatoria delle cellule T. Nella cura della psoriasi gli agenti biologici rappresentano infatti un’importante speranza per la loro scelta selettiva del sistema immunitario e la maggiore tollerabilità.

Per i pazienti che necessitano di terapia con raggi ultravioletti o di terapia immunosoppressiva sistemica, gli agenti biologici diventano un’alternativa terapeutica fondamentale che permette di evitare il malessere e i rischi associati ai raggi ultravioletti e agli effetti tossici del metotrexato e della ciclosporina.

Il bersaglio dei farmaci biologici è rappresentato dai linfociti T e dal pattern molecolare che ne regola la funzione, scenario nel quale il tumor necrosis factor- (TNF-) gioca un ruolo chiave. Innanzitutto, tra i biologici, si distinguono 2 diverse categorie di molecole che si differenziano per strategia e meccanismo d’azione: gli anticorpi (che hanno nel suffisso del proprio nome -mab) e i recettori (caratterizzati dal suffisso -cept). Sono, pertanto, anticorpi efalizumab (anti-CD11), infliximab e adalimumab (anti-TNF-α); etanercept, invece, è un recettore solubile per il TNF.

I successi ottenuti con i “farmaci biologici”nella terapia delle malattie autoimmuni croniche, e in dermatologia nella cura della psoriasi moderata-grave, hanno riempito di nuovi lavori scientifici la letteratura internazionale; è tuttavia l’esperienza clinica quotidiana che permette una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza del profilo di efficacia e sicurezza di questa nuova classe di farmaci.