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FOCUS ON: Herpes Zoster e MST

 

I vaccini antierpetici
Antonio Volpi, Tommaso Volpi, Cesare Sarrecchia

Università di Roma - Tor Vergata


 

 

Degli 8 virus erpetici umani, 4 sono stati oggetto di studio per la produzione di vaccini profilattici e terapeutici: virus herpes simplex (HSV) 1 e 2, virus varicella-zoster (VZV) e Citomegalovirus (CMV).

I risultati ottenuti con HSV e CMV, sebbene in alcuni casi siano stati incoraggianti, sono tuttora insoddisfacenti.

Diverso è il discorso per quanto riguarda VZV: allo stato attuale abbiamo un vaccino efficace sia nei confronti dell’infezione primaria, la varicella, sia per la prevenzione della riattivazione sintomatica di VZV latente, l’herpes-zoster. Il vaccino vivo attenuato per la prevenzione della varicella (VZV ceppo Oka) è stato sviluppato in Giappone nel 1974. VZV ceppo Oka è tuttora la base di tutti i vaccini attualmente disponibili per la prevenzione delle manifestazioni da virus varicella-zoster. Sulla base dell’esperienza accumulata in oltre 30 anni di uso, soprattutto in Giappone e Stati Uniti, il vaccino si è dimostrato efficace e ben tollerato sia nel bambino che nell’adulto. Una dose nel bambino e due dosi nell’adulto conferiscono una immunità soddisfacente che permane nell’80% dei casi oltre 3 anni dalla vaccinazione.

L’evidenza che a) contatti con bambini con varicella da parte di soggetti che avevano contratto la malattia nell’infanzia riduce la probabilità di herpes zoster e b) l’herpes zoster è associato al calo dell’immunità cellulo-mediata specifica nei confronti del virus Varicella-zoster, ha indotto ad ipotizzare che un “booster” dell’immunità attraverso l’uso di un vaccino potesse ridurre la probabilità di insorgenza della manifestazione clinica o quantomeno l’evenienza di complicanze. Su questa base è stato condotto uno studio clinico randomizzato e controllato con placebo in oltre 38.000 soggetti di età superiore a 60 anni, la metà dei quali è stata vaccinata con virus varicella-zoster attenuato a dosi 10-30 volte più alte di quelle utilizzate per la vaccinazione per varicella in bambini e adolescenti. I risultati dopo 5 anni di follow-up sono stati ottimi, poiché la vaccinazione ha ridotto del 51% i casi di zoster, del 61% l’intensità del dolore acuto e del 66% il numero di soggetti con dolore cronico, senza effetti collaterali degni di rilievo, dimostrando che, anche se parzialmente è possibile prevenire l’evenienza dello zoster e ridurre l’incidenza della sua complicanza più temibile, la nevralgia post-erpetica.

Mercoledì 20

Giovedì 21

Venerdì 22

Sabato 23

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