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CORSO SIDEC: News in dermatologia estetica e correttiva
Corso per esperti

Massaggio connettivale computerizzato con
e senza l’ausilio degli ultrasuoni

Giuseppe Pacilli


 

 

Il tessuto sottocutaneo o pannicolo adiposo è un tessuto fibrograssoso posto tra il derma e la fascia muscolare con il compito primario di coibentare i tessuti profondi e di proteggerli dagli insulti traumatici, nonché, un importante organo metabolico con funzione di riserva di energia. Il pannicolo adiposo è composto da: i lipociti, organizzati in unità di più cellule dette lobuli, le trabecole fibrose, vasi ematici e linfatici, nervi. Ogni lipocita è circondato da una fine rete capillare. Ogni lobulo è separato da un setto fibroso e possiede propri vasi, ematici e linfatici, e nervi.

Il tessuto sottocutaneo in quanto organo metabolico con funzione di riserva energetica è sottoposto all’influenza di numerosi ormoni e di stimoli neuroendocrini. Gli ormoni tiroidei, l’adrenalina e la noradrenalina, hanno un’azione catabolica, mentre gli ormoni surrenalici e gonadici svolgono azione anabolica. Le modificazioni del pannicolo adiposo durante la pubertà evidenziano la particolare dipendenza degli adipociti dagli ormoni sessuali; dipendenza che sarà più manifesta durante tutta la fase di fertilità, soprattutto nella donna.

Lo sviluppo del pannicolo adiposo, la sua distribuzione e le modificazioni nell’arco della vita sono condizionati da fattori ereditari, familiari e di razza.

Il tessuto sottocutaneo può essere sede di patologia infiammatoria, tumorale e distrofica. Prenderemo in esame il trattamento della sola patologia di interesse estetico: la Pannicolopatia Edemato-Fibro-Sclerotica (PEFS) e l’Adiposità Distrettuale (AD).

PEFS

Si deve all’italiano Curri (1990), l’inquadramento anatomopatologico di tale affezione, che con i suoi studi riconobbe il primum movens nel rallentamento del flusso a carico dei microvasi con alterazioni distrettuale dei rapporti microvacolo-tissutali che indurrebbero prima uno stato edematoso, poi una sclerosi dei setti ed infine un alterato metabolismo dei lipociti.

La PEFS si può quindi definire come: “Processo cronico degenerativo del tessuto connettivo sottocutaneo dovuto ad una microangiopatia cronica ad evoluzione fibrosclerotica”.

AD

L’adiposità distrettuale consiste in un accumulo di tessuto adiposo in regioni dove è normalmente rappresentato. Nel sesso femminile alcuni depositi sono dipendenti dall’azione degli steroidi sessuali, in particolare degli estrogeni, ad esempio a livello della regione trocanterica e peritrocanterica. Nell’adiposità localizzata il tessuto adiposo e lo stroma non presentano alterazioni regressive; gli adipociti sono normali dal punto di vista morfologico, istochimico e biochimico. Quindi, l’AD si presenta come conseguenza di una condizione di iperplasia e/o ipertrofia.

Se da un punto di vista didattico è lecita una distinzione tra PEFS e AD, nella pratica, e Curri lo conferma nei reperti istologici, non è infrequente osservare forme miste.

Il trattamento della patologia estetica del tessuto sottocutaneo deve mirare soprattutto al ripristino delle condizioni fisiologiche dello stesso, e solo successivamente, all’inestetismo legato alla manifestazione macroscopica della patologia.

Le innovazioni tecnologiche nel trattamento medico di tali patologie sono innumerevoli e utilizzano una o più metodiche contemporaneamente. Le apparecchiature migliori sono quelle che uniscono l’azione sinergica del massaggio connettivale e degli ultrasuoni. I migliori risultati si ottengo con le apparecchiature che utilizzano come interfaccia macchina-paziente membrane elastomeriche dotate di piccole propaggini digitiformi. Tali membrane sono disponibili sia nella versione solo massaggio che in quella con l’ausilio degli ultrasuoni.

La membrana elastomerica è costituita da una resina elastomerica (gomma sintetica molto simile alla gomma naturale).

I vantaggi nell’utilizzo di tale membrana sono dati da: movimentazione compatta dello strato adiposo, stimolazione della circolazione sanguigna e linfatica, redistribuzione del grasso sottocutaneo, possibilità di utilizzo di sostanze topiche (olii, creme, gel) vasoattive, linfodrenanti, lipolitiche, durante l’esecuzione del massaggio.

Massaggio connettivale computerizzato

Il massaggio connettivale computerizzato consente la mobilizzazione atraumatica del tessuto cutaneo e sottocutaneo, assistita da una ritmicità modulabile, si ottiene così un miglioramento del flusso linfatico,arterio-venulare, del metabolismo fibroblastico interstiziale ed adipocitario.

Massaggio connettivale computerizzato con ultrasuoni

Unisce agli effetti meccanici quelli degli ultrasuoni che sono: micromeccanici, termici e di cavitazione.

Gli effetti micromeccanici sono dati da: spostamento, rottura e variazione di forma delle molecole. Il processo più comune che si verifica è rappresentato dalla denaturazione proteica.

Gli effetti termici originano movimenti molecolari con aumento dell’energia cinetica. L’energia potenziale delle cariche elettriche in movimento viene in parte ceduta sotto forma di calore ( effetto Joule). L’aumento di temperatura che ne consegue, oltre i 37°C, determina l’inizio della denaturazione proteica e la perdita delle funzioni cellulari.

La cavitazione è un fenomeno che si produce in un liquido sottoposto all’azione degli ultrasuoni (frequenze superiori a 900KHz) quando le depressioni dinamiche, dovute alla propagazione del suono, fanno scendere la pressione in un punto del liquido, al di sotto della tensione dei gas disciolti oppure della tensione di vapore del liquido trattato. Quando la pressione assoluta diviene inferiore alla tensione di vapore del liquido si ha la formazione di minute bollicine di vapore e di aria all’interno del liquido e, persistendo la condizione, si realizza una vera e propria esplosione delle microbolle (onda d’urto 4m/s) che determina un danno delle strutture circostanti (tessuto adiposo). L’effetto lipoclasico si verifica, non per cavitazione, ma per esplosione delle microbolle prodotte dalla cavitazione dell’acqua (edema) presente.

L’efficacia degli ultrasuoni viene implementata dall’azione ritmica di vacuum e di massaggio data dalla membrana elastomerica che lavora all’unisono con l’emissione degli ultrasuoni.

Gli effetti del massaggio connettivale e degli ultrasuoni agiscono in maniera sinergica determinando: riduzione dell’edema, miglioramento della circolazione venulo-linfatica, redistribuzione e riduzione del grasso sottocutaneo con azione lipolitica e lipoclasica.

I campi di applicazione di tale metodica sono: PEFS in qualsiasi stadio, AD, forme miste, trattamento pre e post liposuzione.

Nei primi tre campi l’ utilità del trattamento si evince da quanto esposto in precedenza.

L’utilità come trattamento pre liposuzione deriva dal fatto che: migliora la circolazione, mobilizza il grasso sottocutaneo, facilita e rende più omogenea l’asportazione del grasso.

Come trattamento post liposuzione perché: riduce l’edema post operatorio con scomparsa in tempi più brevi, determina la scomparsa delle ondulazioni cutanee con appianamento della superficie, ridistribuisce in modo omogeneo la cute, facilita la scomparsa delle ecchimosi post operatorie e determina un rapido ritorno alla normale consistenza dell’area trattata.

Non ho avuto nessuna complicanza eccezion fatta per la comparsa di piccolissime petecchie agli arti inferiori, soprattutto in presenza di teleangectasie e/o varici, scomparse dopo 24 massimo 48 ore, che, tra l’altro, non hanno creato alcun disagio alle pazienti. Tali micro petecchie sono comparse utilizzando programmi più potenti nella fase di suzione.

L’unica controindicazione è data dalla presenza di soluzione di continuo della cute e/o presenza di dermopatie importanti.

In conclusione possiamo dire che tale trattamento risulta avere: efficacia funzionale ed estetica, tollerabilità eccellente, assenza di controindicazioni, possibilità di contemporanea applicazione di trattamenti topici (creme, olii, gel). L’unico svantaggio, se così può essere definito, è che i risultati non sono definitivi, per la PEFS e l’AD, essendo necessarie sedute di mantenimento degli obbiettivi raggiunti.

Mercoledì 20

Giovedì 21

Venerdì 22

Sabato 23

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