barra

SESSIONE SIDEC:
Il ringiovanimento: novità e certezze

Nuove tecniche di “lifting chimico” del volto:
anatomia e uso della tossina botulinica

M. Benci, C. Bertana


 

Il processo di invecchiamento produce una grande varietà di modificazioni nella pelle, nei muscoli e nella ossa.

Sappiamo quanto siano importanti i muscoli mimici nell’invecchiamento del volto.

In pratica, potremmo teoricamente suddividere i muscoli del volto in quelli che aiutano a innalzare verso l’alto la pelle e le strutture annesse e quelli che traggono verso il basso, definendoli muscoli “elevatori” e “depressori”.

Con l’andare del tempo i muscoli che tendono a mantenere in alto le parti anatomiche a loro connesse si indeboliscono. Ecco che il volto tenderà a scivolare in basso.

Teoricamente, basandosi su questi principi che non considerano tutte le cause dell'invecchiamento del volto, possiamo con l’uso della tossina botulinica, bloccare quei muscoli che portano verso il basso per agevolare quelli che traggono in alto.

Questo è il concetto base del cosiddetto “lifting chimico”.

Per mettere in atto questa tecnica dovrà essere conosciuta con massima esattezza l’intera anatomia del volto.

Questa tecnica ha una valenza solo teorica, in quanto non prende in considerazione altri fattori importanti dell'’invecchiamento del volto: quali l’allungamento dei muscoli stessi, dei legamenti, la diminuzione della componente elastica nella pelle e nelle strutture tendinee e altro ancora.

Da questo si evince che i migliori risultati saranno prodotti solo nelle persone più giovani.

 

Letture consigliate

1. M. De Maio. Il lifting del viso con tossina botulinica. La Medicina Estetica La Medicina Estetica 1:129-130. 2006

Benci. M, Cirillo, PF, Silvestris P. Uso della tossina botulinica in dermatologia: update e linee guida. Dermatologia Ambulatoriale 3; 18-25; 2003

Mercoledì 20

Giovedì 21

Venerdì 22

Sabato 23

Poster

Comunicazioni libere

 

SALA PLENARIA

 

SALA A

 

SALA B

 

SALA PLENARIA

 

SALA A

 

SALA B