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SESSIONE: Dermatologia Allergologica
Topico...

Opzioni terapeutiche nella dermatite da contatto
Nicoletta Cassano, Gino Aantonio Vena
Clinica Dermatologica II, Università degli Studi di Bari


 

La gestione razionale della dermatite da contatto (DC) si fonda primariamente sulla prevenzione, cosa che risulta alquanto difficoltosa nel caso di apteni ubiquitari. Il trattamento farmacologico prevede l’impiego di presidi sintomatici, atti a controllare l’infiammazione nelle sue varie fasi ed espressioni cliniche. La scelta dei presidi sintomatici e della loro formulazione va ovviamente modulata in funzione della morfologia e della gravità delle manifestazioni presenti. Nelle fasi essudative e congeste, ad esempio, può risultare utile il ricorso ad impacchi con soluzioni antisettiche diluite (ipoclorito di sodio, permanganato di potassio, soluzione di Burow, etc.) o ad applicazioni di paste magre, linimenti o, a livello delle pieghe, di tinture. Nelle fasi croniche vanno preferiti unguenti, pomate o paste grasse.

I corticosteroidi topici sono le sostanze più frequentemente utilizzate per controllare l’infiammazione cutanea. L’uso per brevi periodi si rivela sicuro e ben tollerato; tuttavia, il trattamento per tempi prolungati può compromettere ulteriormente il danno di barriera associato alla DC. L’azione delle sostanze idratanti o emollienti è stata ampiamente documentata nelle reazioni da contatto irritante ma non altrettanto in quelle di natura allergica. Queste sostanze possono essere utilizzate in associazione agli steroidi o dopo la loro sospensione per controllare la secchezza cutanea e ripristinare l’integrità della barriera cutanea. L’approccio con presidi protettivi capaci di ridurre la penetrazione degli apteni o di chelare i metalli, e con metodiche atte ad indurre la tolleranza immunologica è stato e continua ad essere oggetto di numerosi studi, sebbene da un punto di vista pratico i risultati finora ottenuti siano stati piuttosto deludenti o controversi.

In forme di eczema persistente e resistente alle terapie convenzionali possono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche, come gli inibitori topici della calcineurina, nel caso di lesioni localizzate, fino alla ciclosporina orale o alla fototerapia con UVB o con PUVA, per forme diffuse di particolare gravità e di difficile gestione.

Gli antagonisti dei recettori H1 dell’istamina sono i farmaci orali più frequentemente consigliati in corso di DC al fine di alleviare il prurito o di ridurre almeno in parte la flogosi, anche se l’istamina è soltanto uno dei tanti possibili mediatori della DC.

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