EFFETTI INDESIDERATI E COMPLICANZE DEI PEELING G. Labrini - Parma Coordinatore Nazionale GIDeL - AIDA
Diversi sono i motivi che possono essere in relazione all'insorgenza di
complicanze, o che possono rappresentare concause favorenti o
scatenanti le stesse, scolasticamente riferibili a:
probabili errori dell'operatore
cause imputabili al paziente
Gli effetti indesiderati o le complicanze risultano però quasi sempre
imprevedibili ed impreviste, ed il confine tra possibili errori
ed imprevedibilità è veramente sfumato. Un'accurata selezione dei
pazienti, una corretta indicazione clinica, una precisa tecnica di esecuzione,
da parte dell'operatore, ed il rispetto delle norme post peeling, da parte del
paziente, costituiscono la premessa ideale di un risultato prevedibile e valido.
Talora però si possono verificare, pur nell'apparente rispetto del protocollo,
inattesi effetti indesiderati o, ancor peggio, temibili complicanze.
La frequenza e la gravità delle stesse dipendono in genere dalla tipologia
del peeling:
sostanza usata
sua concentrazione
livello di profondità
Teoricamente, più è alta la concentrazione dell'agente caustico, più il peeling
risulterà profondo e potenzialmente più elevato sarà il rischio di complicanze.
Gli effetti indesiderati, conseguenti a peeling molto superficiali e superficiali,
sono quasi sempre spontaneamente reversibili, e si limitano generalmente a
lievi reazioni post flogistiche o a temporanee discromie.
Complicanze più temibili, sia pur rare, sono invece da ascriversi a peeling
medio-profondi e profondi, e sono rappresentate da infezioni, significative
alterazioni pigmentarie, esiti atrofici e/o cicatriziali. In aggiunta alle
comuni norme di attenzione, é indispensabile anche valutare, prima di
effettuare un peeling, patologie associate e trattamenti in corso o
interrotti da breve tempo, in grado di ritardare o alterare i processi ed i
tempi di guarigione. Saranno descritte le singole complicanze e
suggerite le possibili strategie gestionali.
Bibliografia essenziale
Labrini G.: Peeling chimici. In L. Celleno: Guida alla Dermatologia
Cosmetologica, II° volume.
Roma, Percorsi Editoriali di Carocci Editore, 2001, 79-90.