La Consulenza Tecnica Dermatologica: i quesiti del giudice e le risposte del Dermatologo
Il vertiginoso incremento dei casi di contenzioso medico - giuridico degli ultimi anni interessa anche la
disciplina dermatologica e dermo - chirurgica; prova ne è il fatto che parallelamente a tale fenomeno stanno
aumentando sempre più le richieste di consulenze tecniche medico - legali da parte dei soggetti danneggiati o
dei loro avvocati, da parte delle compagnie di assicurazione e anche per disposizione dei giudici di pace
e dei magistrati al fine di ottenere un parere tecnico motivato in tema di eventi illeciti cagionanti
danno alla persona di interesse cutaneo. Lo specialista Dermatologo non può demandare ad altre figure
professionali le sue specifiche competenze cliniche che costituiscono il punto di partenza per
la formulazione delle risposte ai quesiti del giudice, a cui spettano infine le decisioni conclusive
del contenzioso tra le parti. Durante lo svolgimento del processo, il dermatologo o il dermo-chirurgo potrà
proficuamente collaborare con lo specialista in medicina legale o con il medico del lavoro, nei diversi
ambiti giuridici, per la valutazione del periodo di inabilità temporanea assoluta o parziale,
del nesso causale tra evento e sue conseguenze e per la dimostrazione di una eventuale riduzione
della capacità lavorativa generica o specifica del periziando/a. La maggior parte dei quesiti
verte sugli esiti estetico-funzionali di lesioni da infortunistica stradale in ambito Rc-Auto
e sui postumi menomativi stabilizzati in ambito lavorativo, ma sono in forte incremento anche i casi
di responsabilità medica da errore professionale in medicina e dermatologia estetica, nonché
in oncologia dermatologica. Il giudice è solito richiedere la sussistenza e grado percentuale
di danno biologico permanente e la conseguente effettiva incidenza sulle attività quotidiane e
sociali del soggetto leso, anche e soprattutto in relazione al "suo stato quo ante". Per questo,
a parere dello scrivente, è auspicabile che anche il dermatologo acquisisca le necessarie competenze
per una sua autonomia in ambito peritale, poiché interessarsi dei risvolti medico-legali della propria
professione ed essere aggiornato in materia medico-giuridica non solo è un diritto, ma soprattutto
un dovere nei confronti di se stessi, della persona da sottoporre a consulenza o perizia e
soprattutto dell'ordinamento giuridico, istituzionale e sociale. Infine l'autore della relazione
propone un esempio di elaborato peritale ed espone alcuni casi clinici reali di
interesse dermatologico-legale.