LA TOSSINA BOTULINICA PROVOCA DIPENDENZA?
Dall'Inghilterra una nuova moda: l'antirughe al botulino nella pausa pranzo.
Sviluppatasi sia grazie all'abbassamento del prezzo (una fiala di Botex costa circa 100 euro), sia per via
della diffusione elevata presso i centri specializzati, ormai è una tendenza più che consolidata.
Il Botox, la forma commerciale del botulino, viene utilizzato sia da uomini che da donne, e viene usato per
levigare le piccole rughe. A prima vista potrebbe sembrare l'ennesima "moda estetica" passeggera, come
la dieta di sole banane, e ci si potrebbe attendere che finisca nel nulla in breve tempo. Ma le cose
potrebbero non essere così semplici: il botulino dà dipendenza, non fisica, certo, ma psicologica.
Il Botox ha un effetto sulle rughe che dura circa sei mesi, ma quattro persone su dieci tra quelle che
si autoiniettano il Botox affermano di non riuscire a resistere fino alla fine del trattamento.
Hanno un bisogno impellente di ripeterlo, e non è infrequente un richiamo a dose ridotta
dopo soli 3 mesi. La domanda a questo punto è: "Da cosa dipende questo stimolo a ripetere
un trattamento inutile?"
Sicuramente chi si sottopone ad un intervento estetico, per quanto non intrusivo, lo fa perché ha
un'immagine di sè "desiderata" differente da quella "reale". In altri termini, non è come vorrebbe
essere, e questo provoca un aumento dello stress e dell'insoddisfazione, unita ad una insicurezza
generale e un timore del giudizio di chi le sta intorno. La possibilità di rendersi simili
al prototipo mediante una spesa contenuta e una estrema facilità di applicazione del prodotto, porta
la persona ad avere un calo dei sentimenti negativi, ma contemporaneamente una paura che le rughe
possano tornare. Si ha quindi un calo dello stress legato alla "brutta immagine", ma un aumento
di quello legato al ritorno della situazione precedente, e il secondo stress è legato strettamente
alla ripetizione inutile del trattamento. Una "fuga dalla realtà", insomma, che non può conoscere
soste... nella speranza che il botulino non si riveli tossico nella lunga distanza.
E' da sottolineare, comunque, che altri precedenti lavori hanno associato il rischio di suicidio
a comportamenti indicativi di basso apprezzamento di sè (e del proprio fisico): il piercing
(Journal of Adolescent Health 2004 34: 224- 229), la mammoplastica estetica additiva (Epidemiology 2006; 17(2):162-69).
Fonte: articolo tratto da "Scienza e Professione", anno 2, n° 24
|