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Archivio NEWS

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08/03/2007 N° viste: 5120

Fnomceo, su casi malasanità parola d'ordine è trasparenza

Ogni anno fino a 800 milioni spesi per assicurare medici

Ogni anno le aziende sanitarie pubbliche spendono 500 milioni di euro per assicurare i medici contro i rischi di errori. E la spesa per le polizze può arrivare a 700-800 milioni se si considerano anche altre strutture private e pubbliche e i liberi professionisti.
"Cifre da capogiro" fornite dal presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Amedeo Bianco, a margine della presentazione, a Roma, di due documenti per un indirizzo comune dei camici bianchi su formazione continua e riforma degli Ordini professionali, firmati insieme ai sindacati di categoria.
I rischi di errori medici e le strategie di prevenzione, spiega Bianco, "sono temi di grande importanza per i camici bianchi, i cittadini e anche per le istituzioni. Tutti siamo interessati a evitarli. E per le organizzazioni che rappresentano i professionisti sarà oggetto di riflessione, che cercheremo di affrontare in modo unitario, ma anche di proposte concrete". Commentando, poi, i nuovi casi di malasanità, il presidente della Fnomceo ha sottolineato come sia fondamentale "fare chiarezza: deve essere questa la priorità e il modo in cui le Istituzioni devono rispondere quando le cose non sono andate come dovevano. Imprescindibile, quindi, la trasparenza dei fatti e degli antefatti. Per capire, per individuare le responsabilità e soprattutto per fare in modo che non succeda più".

Sistema rapido per risarcire vittime errori

Risarcire immediatamente i pazienti vittime di errori medici senza bisogno di accertare la colpa, ma solo la relazione tra prestazione effettuata e danno. Un modo per velocizzare gli indennizzi ed evitare quello che oggi è un lungo e doloroso percorso per ottenere il riconoscimento di un diritto. La proposta arriva dalla Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), attraverso il suo presidente Amedeo Bianco, a margine della presentazione a Roma di due documenti per un indirizzo comune dei camici bianchi su formazione continua e riforma degli Ordini professionali, firmati insieme a 15 sigle sindacali. Il nostro sistema il risarcimento, ricorda Bianco, è basato sul riconoscimento della colpa.
"Un'assicurazione - spiega - per risarcire qualcuno deve avere la sentenza di giudice che stabilisca una colpa". Sarebbe invece utile che "almeno per una determinata fascia di rischi, si arrivasse a risarcimenti immediati attraverso l'istituzione di Commissioni nazionali o regionali di conciliazione. L'indennizzo potrebbe essere subito assegnato là dove sia stato semplicemente acclarato il rapporto causa-effetto fra prestazione fatta ed esito indesiderato senza passare per colpa". Bianco sottolinea però che non si tratta di una cancellazione della colpa. "Vanno sempre comunque accertate le responsabilità di competenza e organizzazione". La proposta a cui la Fnomceo lavorerà, "in un percorso comune che coinvolga tutte la rappresentanze dei medici, sindacali e scientifiche", prevede anche l'istituzione di un fondo per i risarcimenti.
Per quanto riguarda, invece, la formazione continua i medici puntano su un modello che prevede più partecipazione e cooperazione, "in una visione che non espropri la professione". Il documento sulla formazione continua, infatti, ha il suo centro nella cosiddetta governance. Ed è "partecipare" la parola d'ordine.
I camici bianchi di sindacati e Fnomceo continueranno ora a lavorare su altri temi sempre "per disegnare percorsi condivisi": università, formazione pre e post laurea, rischio clinico e prevenzione.


Fonte: Fnomceo


 

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