Dermatite da contatto, nasce un Osservatorio Nazionale
La dermatite allergica da contatto (DAC) è una patologia che colpisce la pelle di 60 mila italiani, circa
il 4 per cento dell'intera popolazione che ha problemi cutanei seri, queste persone sono particolarmente
sensibili a specifiche sostanze presenti nei tessuti il cui contatto scatena una reazione del sistema
immunitario. Secondo gli ultimi dati si stima che il fenomeno legato alla DAC è destinato a crescere a
causa dell'aumento dell'importazione di tessuti ed abiti provenienti da paesi dove non vi sono dei
controlli adeguati sulla sicurezza del prodotto finale.
Per far fronte a questa situazione, il ministero della Salute ha promosso una serie d'iniziative
che avranno il compito di tutelare la salute dei cittadini italiani. L'Osservatorio nazionale per
la valutazione dei rischi alla salute da prodotti tessili è solo uno dei progetti intrapresi dal Ministero
con la collaborazione dell'associazione Tessile e Salute. Questi ed altri aspetti legati al problema
della dermatite da contatto sono stati presentati dal Ministro della Salute Livia Turco durante una
conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri (26/09/06) presso l'Auditorium di Lungotevere Ripa 1.
L'obiettivo dell'osservatorio Nazionale delle dermatiti allergiche da contatto è quello di offrire al
consumatore finale una garanzia sui tessuti che indossa quotidianamente. L'intervento del Ministero
della salute si è reso necessario in seguito ad un fenomeno in costante crescita fra i cittadini
italiani (attualmente sono circa 4 milioni) che, a causa di seri problemi cutanei, hanno bisogno di
cure mediche, di questi, circa un terzo soffrono di dermatite eczematosa. Sulla sanità pubblica grava
annualmente un costo complessivo, legato a queste patologie, di circa 120 milioni di euro.
L'obiettivo dell'osservatorio è quello di eliminare o ridurre le sostanze pericolose presenti nei prodotti
tessili con una conseguente riduzione della spesa sanitaria. Come già accennato
precedentemente, l'osservatorio non è l'unico progetto sviluppato dal Ministero della Salute in
collaborazione con l'Associazione Tessile e Salute, oltre ad individuare specifici indumenti causa di
dermatiti e quantificare la reale prevalenza di tali patologie si procederà anche verso altre
direzioni: verrà istituito un sistema di controllo che effettuerà delle analisi a campione sui
prodotti tessili in commercio, si procederà con l'aggiornamento della Banca Dati sulle sostanze
utilizzate nel settore tessile dell'ISPESL al fine di dare informazioni condivise ed uniformi
sul rischio al mondo produttivo ed ai consumatori e si avvierà un processo di ricerca integrata
tra il mondo della sanità ed il mondo della ricerca tessile al fine di costruire nuove professionalità.
Cosa è una dermatite?
Il termine dermatite o dermite viene usato per indicare in maniera generica delle malattie cutanee a
carattere infiammatorio, acute o croniche, localizzate o generalizzate, che possono interessare
più strati cutanei ed eventualmente anche organi interni, così come possono rientrare nel quadro di
malattie allergiche, circolatorie, infettive, dismetaboliche, ecc.
Gli agenti responsabili delle dermatiti possono essere esogeni (calore, irradiazione, agenti meccanici,
chimici, infettivi) oppure endogeni (alimentari, medicamentosi, neuroendocrini, ecc.).
La sintomatologia, assai variabile, è però caratterizzata da arrossamento e/o alterazione cromatica
con prurito di intensità variabile. Spesso sono presenti eruzioni circoscritte o
diffuse (orticaria, morbillo, ecc.) essudanti o desquamanti (eczemi, pitiriasi), eventualmente
suppurati (piodermiti).
La dermatite da contatto
La dermatite da contatto è più frequente in professioni come: fotografo, parrucchiere, estetista,
verniciatore, muratore, pulitore, personale sanitario e altri lavoratori che si trovano a maneggiare
prodotti chimici particolarmente aggressivi.
Questo particolare tipo di dermatite può però colpire anche persone particolarmente sensibili ai
tessuti sintetici e coloranti dei tessuti stessi detti "dispersi", metalli, cosmetici, sostanze
chimiche, alcune sostanze vegetali (resine), farmaci, alimenti e piante.
Le zone più frequentemente colpite del derma sono: le mani, le dita, le braccia, il viso, il collo e le
orecchie. La dermatite da contatto, e in generale ogni tipo di dermite, può essere diagnosticata
attraverso l'anamnesi e specifici esami per le allergie.
Fonte: universonline.it
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