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Focus on: Dermatologia Clinica IL grigio
Uno degli scenari più temibili per un dermatologo è quello di lasciarsi sfuggire un melanoma. Per questo motivo, lo standard attuale per la diagnosi implica la rimozione di tutte le lesioni sospette all’esame clinico. Se è vero che la gran maggioranza dei melanomi mostra segni inequivocabili per una corretta diagnosi, è notorio che una percentuale variabile dall’1% al 15% di melanomi può simulare clinicamente una varietà di lesioni benigne, tra cui il nevo comune, la cheratosi seborroica, il dermatofibroma e le lesioni vascolari. Quale può essere in questi casi la strategia per riconoscere melanomi non sospetti clinicamente? La dermoscopia, metodica ormai quotidianamente utilizzata per la diagnosi differenziale delle lesioni pigmentate, ha dimostrato di essere di grande aiuto nell’ambito delle lesioni clinicamente sospette, al fine di diminuire il numero di asportazioni non necessarie di lesioni benigne. Tuttavia, non è chiaro se la dermoscopia possa essere di aiuto per il corretto riconoscimento di melanomi clinicamente non sospetti. Nel corso della relazione saranno presentati alcuni esempi che dimostrano come la dermoscopia possa aumentare l’indice di sospetto in casi di melanoma simulante una lesione benigna. | ||
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